“Prima di domani. Storie di volontariato” racconta le storie di chi dedica il proprio impegno e il proprio tempo agli altri. Ci sono storie vere, pezzi di vita che hanno significato qualcosa di importante e sono state la scintilla che ha innescato il proprio cambiamento e quello altrui.
Un podcast che racconta il bene per generarne dell’altro, che attraverso storie di dono che vedono protagonisti i volontari e le volontarie del territorio della provincia di Taranto, intende scatenare un vero e proprio effetto farfalla.
“…tu sei il filo conduttore tra il contatore e la lampadina…”
“Essere” volontari e non “fare” i volontari. Crescere in un quartiere popolare, educati alla gentilezza dai racconti su Sant’Agostino.La storia di Amedeo, elettricista, con un appuntamento in corsia, tutti i martedì, per mettere a frutto un dono speciale, quello di saper ascoltare. È così che Amedeo riesce nella non facile impresa di portare conforto a chi è in una situazione difficile. E il ricordo di un incontro che ancora fa tremare dall’emozione.
“…vivendo a pieno per ogni età il significato di buona azione…”
Una storia contro i pregiudizi, le etichette e gli stereotipi. Quelli su chi abita un quartiere periferico, gli stereotipi sull’idea convenzionale di “donna, madre e moglie”, i pregiudizi sulla convivenza tra mondi e culture diverse e quelli più comuni legati all’idea di “profugo”. Ma soprattutto una bellissima storia d’amore quella di Licia e Alieu.
“…sono l’esempio vivente che si può fare”
Scegliere in piena autonomia di diventare donatori di sangue il giorno del proprio 18esimo compleanno: può essere anche un gesto come questo a segnare l’ingresso nell’età adulta.Così è stato per Donata. Essere la testimonianza vivente che un guado si può superare. Anche quello che permette di accedere in un centro antiviolenza. Essere la persona che ha il coraggio di entrare, ma anche essere colei che ha la sensibilità giusta per accogliere, in punta di piedi, chi vi arriva per la prima volta. Ed essere quel ponte.
“Cercare di avvicinarsi agli altri anche in punta di piedi”
La storia di Michele è la storia di un’amicizia che ha inizio con un corso di arabo. È lì che Michele incontra Amir, un ragazzo curdo iracheno, alle prese con la lingua italiana: un amico che diventa un fratello, un incontro che si fa motore di un cambiamento nelle vite di due famiglie.
“…alla mia età di 69 anni forse farei qualcosa in più di quello che ho fatto e non qualcosa in meno”
Non smettere mai di impegnarsi. Dall’aiuto ai terremotati in Friuli nel 1976 all’attivismo nella sua città, Martina Franca, passando per l’esperienza in Bosnia fra i bambini di Tuzla e le donne di Mostar e Prijedor. Essere dove si può essere utili.
“…tu devi essere pronto…”
Michele fa la sua prima esperienza da volontario in un campo-scuola organizzato dalla Protezione Civile per prestare supporto ai terremotati de L’Aquila. Ha 15 anni e dormire in una tenda, vivere una dimensione di collettività e di amicizia, pur attraversando la drammatica condizione di chi ha perso tutto, lo segna indelebilmente.
“Perché tutto l’amore che dai ti ritorna…”
Fausta varca il cancello della Casa Circondariale di Taranto e mescola la sua vita con quella dei familiari delle detenute e dei detenuti. Ci sono incontri dolorosi, ma anche momenti di festa nell’album dei suoi ricordi. Essere volontaria per Fausta significa dare tutto l’amore possibile e vederlo tornare inesorabilmente a sé.
“…il noi è importante, perché da soli non si fa nulla…”
Luca, volontario ci è praticamente nato grazie al suo papà. È proprio nell’essere volontario della protezione civile che Luca ha trovato “il suo posto nel mondo”.Saper fare squadra, saper far fronte alle emergenze, ciascuno con le proprie attitudini e nel proprio ruolo, è la sua ricetta per un noi che funzioni: è questo il solo modo che conosce per essere volontari veri, anche imparando ad accettare quando non è possibile poter fare di più…
“…utili ma non indispensabili!”
Una storia di impegno e amicizia quella di Betty e Simona, all’insegna della cura e della difesa dei cani randagi o abbandonati. Cure mediche, adozioni, collette, “colpi di fulmine”, salvataggi e tanti chilometri percorsi nei loro racconti, fra pregiudizi da sfatare e difficoltà, amore e dolore.Nella consapevolezza dei propri limiti e di poter essere utili, ma mai indispensabili.
“Tu costantemente ti devi chiedere chi te lo fa fare…”
Avere sete di felicità e di significato. Cosa “sostiene” la vita? L’incontro con don Paolo è la scintilla che innesca un modo nuovo, per Dora, di vivere la fede e la sua vita. La scelta, non facile, di aprire le porte della propria casa all’accoglienza è una scelta che si rinnova quotidianamente fra le difficoltà della vita comunitaria e la bellezza dello scoprirsi più coscienti di sé, migliori. Tratti di strada da percorrere assieme: incontri indelebili che segnano una scelta di volontariato come stile di vita.
Un’ultima voce che racconta il volontariato, un’analisi necessaria per chi vuole approcciarsi al mondo del volontariato e anche per chi ha già fatto molti passi: abbiamo intervistato la dottoressa Annapaola Lacatena, sociologa, giornalista pubblicista e dirigente presso il Dipartimento Dipendenze Patologiche della ASL di Taranto.
Prima di domani. Storie di volontariato è un’iniziativa del Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto.
Ideato e realizzato dalla Cooperativa Camera a Sud Impresa sociale, che con il progetto Comunicareilsociale.it da oltre un decennio si occupa di sostenere gli Enti del Terzo settore nel racconto del proprio lavoro.
Scritto da Laura Capra e Davide Ricchiuti
Curato da Gianluca Sciannameo e Donatella Sparapano
Illustrato da Roberta Cagnetta